ROMA (ITALPRESS) – “Mentre combattiamo la pandemia nei nostri Paesi, non possiamo perdere di vista l’altra crisi che dobbiamo affrontare: il cambiamento climatico. Nell’accordo di Parigi, ci siamo impegnati a limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi celsius rispetto ai livelli preindustriali. Ma le azioni che abbiamo intrapreso da allora si sono rivelate insufficienti. In base alle politiche attuali, siamo pronti a raggiungere 3 gradi di riscaldamento globale. Dobbiamo invertire la rotta e farlo presto”. A dirlo nel suo intervento al Leaders Summit on Climate, il presidente del Consiglio Mario Draghi. “I piani fiscali che stiamo progettando per aiutare i nostri paesi a riprendersi dal Covid-19 offrono un’opportunità unica – ha osservato Draghi -. Possiamo trasformare le nostre economie e perseguire un modello di crescita più verde e inclusivo”. Parlando dell’Italia, il premier ha voluto rimarcare quanto il Paese sia “bello ma fragile” riflettendo sul fatto che “la lotta al cambiamento climatico è una lotta per la nostra storia e per i nostri paesaggi. Dobbiamo inquadrare i nostri sforzi verso la sostenibilità all’interno di un approccio multilaterale efficace e inclusivo. L’Italia quest’anno detiene la Presidenza del G20 e la salvaguardia del nostro pianeta è uno degli obiettivi principali del nostro programma”. Il premier ha rivendicato il ruolo dell’Italia “impegnata a utilizzare la propria partecipazione nelle banche multilaterali di sviluppo per fissare obiettivi elevati per il finanziamento del clima e per garantire che le loro attività siano allineate con l’accordo di Parigi”. Per Draghi “gli impegni in materia di clima che assumiamo nel 2021 possono determinare le nostre possibilità di affrontare efficacemente il cambiamento climatico nel prossimo decennio e oltre. Vogliamo agire ora – ha concluso il suo intervento – per non rimpiangere dopo”.
(ITALPRESS).
(ITALPRESS).