“Spalmiamoli un poco…” Cosi’ l’assessore alla Salute Ruggero Razza il 4 novembre dell’anno scorso si rivolgeva alla dirigente del Dipartimento regionale per le Attivita’ sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato della Salute della Regione Sicilia, Maria Letizia Di Liberti, a proposito dei dati sui decessi da coronavirus da comunicare all’Istituto superiore di sanita’. Di Liberti e’ agli arresti domiciliari insieme ad altre due persone, e Razza e’ soltanto indagato assieme ad altre persone, per falso materiale in concorso nell’ambito di una indagine della procura di Trapani sui dati Covid falsificati.
Il 4 novembre 2020 nel corso di una telefonata Maria Letizia Di Liberti con un interlocutore commenta i dati sui decessi da Covid-19 nella zona di Biancavilla (in provincia di Catania). “Nello specifico Di Liberti – si legge nel provvedimento emesso dal gip – dopo essersi accertata” che un suo interlocutore “si trovi in compagnia dell’assessore, gli chiede come gestire i dati relativi ai decessi Covid-19 del comune di Biancavilla e cioe’ se inserirli in unica soluzione o spalmarli in piu’ giorni”. Sono le 16:03 e la Di Liberti dice: “Digli solo… Biancavilla, i deceduti glieli devo lasciare o glieli spalmo?”. Razza: “Ma sono veri?”. Di Liberti: “Si, solo che sono di 3 giorni fa”. Razza: “E spalmiamoli un poco…”. Di Liberti: “Ah, ok allora oggi gliene do uno e gli altri li spalmo in questi giorni, va bene, ok. Mentre quelli del San Marco, i 6 sono veri e pure gli altri 5 sono tutti di ieri… quelli di Ragusa, Ragusa 5! E questi 6 al San Marco sono di ieri… perche’ ieri il San Marco ne aveva avuti ieri altri 5 del giorno prima, in pratica. Va bene?”. Razza: “Ok”